“Il mio incontro con il tumore al seno inizia, nell’estate del 2010 quando sfilandomi in fretta un reggiseno da palestra ho sentito sotto il seno dx un piccolo pallino. Onestamente ho pensato a un effetto del caldo e ho chiuso la faccenda in meno di 20 secondi.
All’ epoca ero una giovane mamma single, un medico ospedaliero impegnato e assolutamente a tutto pensavo tranne che di avere un problema di salute anche perché … stavo bene… In perfetta forma. Sempre per caso nel dicembre del 2010,mentre faccio la doccia un flash mi riporta in mente quel pallino sotto al seno a destra… e così quasi per ridere controllo…. ebbene era ancora lì.
I primi giorni sto in silenzio ma penso e ripenso alla cosa sapendo bene che non potevo più fare finta di nulla.
Decido quindi di sottopormi ai controlli e ricevo la diagnosi di carcinoma mammario. Inizia così il mio percorso vissuto come una risalita lenta e ponderata tipica delle immersioni in profondità spinta dal desiderio di andare avanti.
Ho coinvolto la mia famiglia, abbiamo vissuto insieme tante emozioni, incertezze e,perché no, rabbia verso quella malattia comparsa dal nulla acquisendo consapevolezza dei miei potenziali dei miei limiti e della nuova me.
Un percorso di accettazione alla luce di come questa esperienza aveva cambiato sia il mio fisico sia il mio modo di essere donna, mamma e medico.
Dopo essere stato asportato mediante quadrantectomia, il carcinoma ha richiesto una lunga terapia. Non posso sapere se, anticipandoi tempi le terapie sarebbero potute essere meno invasive, certo è che la mia attenzione verso la prevenzione è indubbiamente aumentata. È nata in me la necessità non solo come paziente ma anche come medico di condividere la mia storia per porre l’ accento su quanto sia importante non voltarsi dall’ altra parte e fare finta di nulla e sul fatto che scoprire per tempo la malattia con una sorveglianza accorta secondo le modalità e i tempi che in ambito medico senologico ci vengono suggerite è la migliore opportunità in termini di salute che nessuna donna soprattutto giovane può farsi scappare.
Prevenzione e ‘ sinonimo di miglior cura di sé.
L’ecografia per le donne giovani, la mammografia nelle età più adulte e le visite senologiche sono lo strumento migliore che la scienza medica ci può offrire per tutelare la nostra salute. Scoprire precocemente la malattia fa si che la malattia sia ad oggi guaribile.
Scegliamo di essere protette!
Scegliamo la vita!
Scegliamo la prevenzione!”
A. Anni 44